Ostia, c'è voluta una "testata"
Ostia, è praticamente la frazione di Roma più chiacchierata (pubblicamente) degli ultimi mesi.
Facciamo un piccolo resoconto per ricordare il motivo dei riflettori
Il 7 novembre il giornalista della RAI inviato della trasmissione "NEMO" viene aggredito (con la famosa testata) da Roberto Spada esponente dell'omonimo clan o per usare un termine nostrano famiglia. Da questo fatto in poi si, sì scopre il velo sulla realtà di Ostia un quartiere infettato da un virus, un virus orribile chiamato MAFIA che è potuto fiorire grazie ai partiti politici di estrema destra.
Ora che vi ho rinfrescato la memoria arriviamo hai blitz della polizia che vanno da quel 7 novembre 2017 a oggi 25 gennaio 2018 con 32 arresti complessivi che hanno quasi smantellato il clan con l'operazione: Eclisse
"Un'associazione
a delinquere di stampo mafioso, quale è quella degli Spada, che ha provocato un profondo
degrado sul territorio, consentendo il dilagare di reati
gravissimi e lesivi di beni primari". E' quanto sostiene il gip Simonetta
D'Alessandro nell'ordinanza con cui ha firmato i famosi 32
arresti eseguiti all'alba del 25 gennaio. Gli Spada hanno messo in piedi, "un
sodalizio che ha fondato la sua potenza sull'organizzazione a base
familistica e sulla ripartizione delle competenze,
consentendo al complesso dei soggetti chiamati a rispondere anche solo di reati
satellite di gravitare in un'area di impunità, scaturente dalla forza evocativa
e minatoria del nome degli Spada". "Un contributo importante"
nelle indagini "e' arrivato dai collaboratori di giustizia".
Aggiunge Michele Prestipino, procuratore aggiunto Dda di Roma,
"fatto anche questo importante, provenienti da fronti contrapposti"
Sempre secondo il gip é "in atto, da anni ormai, un continuo
riposizionamento delle zone di influenza, come si evince dalla ininterrotta
serie di attentati e di atti intimidatori che hanno interessato il
litorale". Tra questi "spicca la gambizzazione di Massimo
Cardoni, avvenuta ad Ostia ma soprattutto il duplice
omicidio di Giovanni Galleoni capo indiscusso del clan
Baficchio, e di Francesco Antonini, commesso nel 2011 ad
Ostia" i cui mandanti sarebbero Roberto e Carmine Spada". Per il
gip questi eventi hanno segnato la progressiva erosione del potere criminale
dei Baficchio (organizzazione criminale anch'essa di base familiare costituita
dalle famiglie Galleoni-Cardoni), e la definitiva ascesa del clan
Spada". Ma lo stesso Carmine, detto 'Romoletto', sarebbe stato
vittima a sua volta di due tentati omicidi mai denunciati, a testimonianza del
clima di omertà dominante. "È mafia autoctona, ma mafia"
sottolinea il capo della Squadra mobile Luigi Silipo.
Ostai riuscirai ha tornare ad uno stato civile ?