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1789 questa data che tutti noi ricordiamo principalmente per la rivoluzione francese vede anche protagonista l'americano George Washington.
Si, perché esattamente il 4 febbraio 1789 viene eletto all'unanimità come primo Presidente degli Stati Uniti dal Collegio Elettorale Statunitense.
Ripercorriamo per inaugurare questa nuova tipologia di rubrica le storia di questo incredibile personaggio fino appunto alla sue elezione come presidente dei futuri USA.
George Washington nacque a Bridges Creek (Virginia), il 22 febbraio 1732, in una famiglia abbastanza benestante. Il padre, era un proprietario terriero che morì prematuramente quando George aveva soli 11 anni.
Fino all'età di 15 anni Washington frequentò la scuola presso Williamsburg dove ricevette una educazione di base. Ciò nonostante si dimostrò subito molto portato per le materie scientifiche, fatto che lo spinse probabilmente ad intraprendere gli studi di geometra-agrimensore. Durante questo periodo Washington accumulò esperienze importanti per quanto riguarda l'organizzazione e l'interazione tra le persone, ma fece anche la conoscenza di persone influenti.
Tra queste si distinse la moglie del ricco terriero George William Fairfax, Sarah Cary nota anche con il nome di Sally Fairfax, che non solo ebbe molta influenza su molte decisioni di Washington e sulla sua istruzione, ma che fu probabilmente la sua intima amica per tutta la sua vita. Washington infatti non aveva goduto di una educazione particolarmente raffinata, fatto che gli procurò non pochi problemi negli ambienti dell'aristocrazia di quel tempo. Consapevole di questa pecca la famiglia Fairfax, che vedeva il giovane George come un membro della famiglia, investì molto nell'educazione di Washington spronandolo a cimentarsi con i testi dei filosofi latini e curando soprattutto la sua preparazione nelle materie umanistiche.
Tralasciamo, anche se non si dovrebbe, la sua grande carriera militare che lo portò a divenir generale delle milizie che combatterono per l'indipendenza dei futuri stati uniti dalla corona Inglese ci focalizzeremo sulla sua carriera in campo politico che poi nel 1789 lo vedrà primo presidente
Dal maggio del 1787 fino al settembre dello stesso anno si riunì il congresso continentale a Philadelphia e tra i 54 deputati che vi parteciparono c'era anche George Washington, che ben presto ricoprì la carica di presidente del congresso. Nonostante Washington, per consuetudine, data la veste di presidente del congresso non prendesse posizione nei dibattiti, fu uno dei maggiori fautori di un potere esecutivo forte e di un sistema politico basato su due schieramenti.
Ben presto fu poi anche avanzata da parte di alcuni deputati della Virginia la richiesta di una nuova costituzione. Le proposte avanzate si spinsero immediatamente nella direzione di una confederazione di tipo federale. Il successivo problema da affrontare era quindi quello di come ripartire i voti dei singoli stati. Stati che avevano un numero elevato di abitanti erano a favore di un sistema nel quale il voto dei deputati si basasse sul numero degli abitanti dello stato che rappresentavano, mentre gli Stati più piccoli erano propensi a introdurre un sistema di voto nel quale il voto di ogni singolo deputato avesse lo stesso peso. Alla fine per accontentare entrambe le fazioni, si trovò una soluzione che avrebbe dovuto accontentare tutti. Da un lato si decise di dare lo stesso valore al voto di tutti i deputati, imponendo che il numero di deputati dipendesse dal numero degli abitanti dello stato che essi rappresentavano, mentre il numero di senatori era fissato per tutti gli Stati con due senatori per ogni stato. Questo compromesso si rese necessario dopo che il voto dello stato di New York a favore della proposta avanzata dagli Stati più piccoli, aveva portato a una situazione di quasi parità tra gli schieramenti. Un nodo importante che all'epoca non fu perfettamente chiarito riguardava gli schiavi, che da un lato venivano conteggiati come singoli cittadini ma che dall'altro non godevano di alcun diritto. Specialmente gli Stati del sud, che impiegavano molti schiavi nelle piantagioni, vollero che ogni singolo schiavo contasse come un singolo cittadino, mentre gli Stati del nord erano contrari a conteggiarli come cittadini, dal momento che erano privi di diritti. Alla fine per scongiurare il pericolo di una secessione ci si accordò che cinque schiavi contassero come tre cittadini.
La richiesta di Washington di un potere esecutivo forte fu infine accolta dal congresso concentrando gli sforzi nella creazione di un sistema presidenziale nel quale il presidente stesso godeva di poteri di voto e di poteri più forti rispetto a quelli dei singoli governatori. Il presidente aveva quindi il comando su tutte le forze armate e aveva il potere di nominare i giudici della Corte suprema. Inoltre nella proposta iniziale era previsto che analogamente a quanto avveniva in una monarchia, il presidente ricoprisse la sua carica a vita.
Dopo la ratifica della costituzione americana da parte di tutti i tredici stati federali, il collegio Elettorale degli Stati Uniti d'America avviò la procedura per la prima elezione del presidente. Il 4 febbraio 1789 George Washington divenne così il primo presidente degli Stati Uniti d'America e fu l'unico nella storia degli Stati Uniti ad essere eletto senza un unico voto contrario. Dopo essere stato confermato dal senato come nuovo presidente, Washington si recò a New York, presso la Federal Hall, dove gli vennero conferiti ufficialmente i poteri di presidente degli Stati Uniti.

Retroscena: non è un segreto che George Washington fu anche uno dei principali esponenti della massoneria in America durante il suo periodo. Fu iniziato il 4 novembre 1752 nella Loggia "Fredericksburg" in Virginia, e divenne Maestro il 4 agosto 1753. Nel 1779 gli fu proposto il titolo di "Primo Worshipful Master" (Gran Maestro) della neonata Gran Loggia per tutti i Paesi del Commonwealth, proposta in un'assemblea delle logge della Virginia, ma egli rifiutò la carica perché preferì occuparsi dei problemi militari.
Nell'aprile del 1788 fu eletto Maestro Venerabile della Loggia di Alexandria, in Virginia, nei pressi di Washington DC, e il 30 aprile 1789 gli fu conferito il titolo di Gran Maestro, carica che mantenne ed esercitò fino alla sua morte.